CENA SOLIDALE C/O MENSA ANTONIANO ONLUS - SALA "LABORATORIO DEL PANE"
Il Natale di Camera Civile di Bologna "A.Tabanelli" diventa gesto solidale
15/05/2013
Lo scorso fine settimana si è tenuto a Roma, presso la sede dell’C.N.F., l’incontro denominato “Terzo Rapporto sull’Avvocatura Italiana”, nel corso del quale sono intervenute tutte le massime autorità e rappresentati del C.N.F., C.N.P.A., O.U.A., oltre che delle maggiori associazioni di categoria maggiormente rappresentative.
Nel corso di detto incontro, per mezzo delle parole dell’Avv. Renzo Menoni (Presidente dell’U.N.C.C.), è emerso come la legge forense approvata da poco sia stata una grande vittoria politica, perché ha differenziato gli avvocati da tutti gli altri professionisti regolamentati dal D. Lgs. n. 1/2012. Infatti l’avvocatura con il proprio statuto è riuscita ad estendere la propria esclusività in ambito stragiudiziale, ad evitare l’introduzione delle società di capitali, nonché ad evitare l’applicazione dei parametri ministeriali per la quantificazione dei propri compensi. E’ altrettanto vero che detta riforma, oltre alle luci, ha anche parecchie zone d’ombra, come ad esempio la sua complessità, è composta da ben 62 articoli ed innumerevoli commi, il rimando a svariati regolamenti attuativi che dovranno essere emanati, la mancanza totale di regole certe per l’accesso alla professione, l’esonero e/o il superamento dell’obbligo formativo – che a parere degli avvocati civilisti non ha alternative – ed infine la questione delle specializzazioni.