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relative alla liquidazione del danno non patrimoniale nonché per la capitalizzazione anticipata di una rendita.

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La Corte Costituzionale rigetta la questione di legittimità costituzionale dell'art. 171 bis c.p.c. citando e recependo l'opinione depositata in giudizio da UNCC quale amicus curiae.

15/02/2012

ADESIONE DELL’UNCC ALLE MANIFESTAZIONI DI PROTESTA E ALL’ASTENSIONE DALLE UDIENZE PROCLAMATA PER I GIORNI 23 E 24 FEBBRAIO 2012

Comunicato stampa dell'UNCC

COMUNICATO STAMPA ADESIONE DELL’UNCC ALLE MANIFESTAZIONI DÌ PROTESTA E ALL’ASTENSIONE DALLE UDIENZE PROCLAMATA PER I GIORNI 23 E 24 FEBBRAIO 2012 La Giunta Esecutiva dell’Unione Nazionale delle Camere Civili, riunita in Roma, il 11 febbraio 2012, su conforme parere del Consiglio dei Presidenti, riunito in Roma, il precedente 10 febbraio, ritenuto che 1) i recenti provvedimenti adottati dal Governo e in corso di approvazione da parte del Parlamento sulla Giustizia civile, oltre a non essere condivisibili per il metodo col quale sono stati adottati (provvedimenti di urgenza settoriali, anziché una meditata e complessiva riforma e, per di più, senza aver previamente consultato le rappresentante istituzionali ed associative dell’Avvocatura) non sono per nulla accettabili neppure per il merito dei medesimi provvedimenti. In particolare, ad esempio, l’istituzione del “Tribunale delle imprese”, non solo non risponde a criteri di razionalità, ma concentrando la competenza territoriale esclusiva su pochi tribunali sedi di alcune corti d’appello, fa inevitabilmente lievitare i costi di tali giudizi, costringendo a rilevanti e spesso non agevoli trasferte (l’esempio più eclatante è quello della Sardegna, costretta a far riferimento, per il Tribunale delle Imprese, a Roma!), nell’ottica di un presunto efficientismo, che dovrebbe privilegiare le controversie in cui sono parti le imprese. Tale provvedimento, collegato con i precedenti di continui e rilevantissimi aumenti dei contributi unificati per l’iscrizione a ruolo delle cause, fa sempre più correre il concreto rischio che in Italia si voglia creare un “doppio binario” nella Giustizia civile: da un lato cercando di scoraggiare il privato cittadino a tutelare i propri diritti, a fronte del continuo aumento delle spese e del dilatarsi dei tempi processuali, e dall’altro creando binari “privilegiati” per le imprese e i soggetti abbienti, promettendo una Giustizia più veloce per le controversie riguardanti tali soggetti. 2) In secondo luogo la riduzione dei tempi del tirocinio per l’accesso alla professione forense, collegata alla possibilità di effettuare parte di tale tirocinio durante il corso degli studi universitari, rischia di ridurre ulteriormente la preparazione dei futuri avvocati e, conseguentemente, la concreta tutela dei diritti dei futuri clienti, perché solo un’Avvocatura tecnicamente preparata e deontologicamente ineccepibile è in grado di garantire al cittadino l’effettiva tutela dei suoi diritti. 3) Nella stessa ottica non può, in alcun modo, essere condivisa ed accettata la possibilità di esercitare la professione forense mediante la costituzione di società di capitali e, per di più, con soci non professionisti, a scopo di puro investimento. La presenza di tali soci minerebbe inevitabilmente e gravemente l’indipendenza e l’autonomia dell’Avvocatura, piegandola ad interessi meramente economici che, ancora una volta, privilegerebbero i soggetti particolarmente abbienti ed i cosiddetti “poteri forti”, rispetto al comune cittadino. 4) Da ultimo la soppressione delle tariffe e la previsione del preventivo accordo obbligatorio con il cliente sui compensi, previsto dall’art. 9 del Decreto Legge n. 1/2012, verrebbe anch’esso ad incidere negativamente sull’autonomia ed indipendenza dell’esercizio della professione forense e sul rapporto fiduciario che dovrebbe esistere fra l’avvocato ed il proprio assistito, partendo da presupposti di comune sfiducia e sospetto e privilegiando aspetti meramente economici, quasi che la tutela dei diritti ed il contenuto delle prestazioni professionali di un avvocato siano paragonabili alla vendita di merci. Per tutti questi motivi l’Unione Nazionale delle Camere Civili aderisce alle iniziative di protesta deliberate dall’Organismo Unitario dell’Avvocatura il 20 gennaio 2012, ed altresì all’astensione dalle udienze nei giorni 23 e 24 febbraio 2012; chiede che il Parlamento, nella propria autonomia, voglia modificare le leggi di cui in premesse; invita le Camere Civili territoriali a farsi portatrici presso i propri associati e tutti gli iscritti agli Albi delle presenti determinazioni, suggerendo altresì che nei giorni del 23 e 24 febbraio, in cui è proclamata l’astensione dalle udienze, siano convocate presso gli Uffici Giudiziari (se del caso in collaborazione con i Consigli dell’Ordine territoriali e le altre Associazione forensi) assemblee in cui dibattere le problematiche sopra evidenziare, informando più approfonditamente l’Avvocatura e l’opinione pubblica di tali delicate e fondamentali questioni ed invitando altresì a partecipare a dette assemblee i parlamentari locali. Contestualmente invita altresì ad avviare la più ampia campagna informativa a livello territoriale, mediante conferenze stampa, interviste, presentazioni di comunicati, dibattiti, in cui siano coinvolti i mass-media e gli organi di informazione. L’Unione Nazionale delle Camere Civili si riserva inoltre di pubblicare un elenco dei parlamentari che, malgrado le ripetute promesse e rassicurazioni, voteranno provvedimenti lesivi dei diritti dei cittadini e della connessa libertà ed indipendenza dell’Avvocatura. Roma, 13 febbraio 2012 Unione Nazionale delle Camere Civili La Giunta Esecutiva

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TUTELA DEGLI INTERESSI COLLETTIVI

Azione di classe tipica e "atipica"; mediazione nelle controversie fra consumatori e imprese. Convento di S. Domenico – Sala della Traslazione, Bologna - P.zza S. Domenico, 13 Lunedì 16 Aprile 2012, ore 15:00-17:00.

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La ricerca sulla menzogna è concorde sul fatto che mentire è un’attività cognitivamente ed emotivamente impegnativa, i correlati neurofisiologici, psicologici ed emozionali della menzogna, spesso, producono indizi verbali e non verbali di falso osservabili mediante particolari tecniche di osservazione.

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13 marzo 2013 h. 14,30-18,30 Avv. Maurizio de Tilla- Analisi complessiva della riforma e dei suoi aspetti problematici Dott. Andrea Tolomelli L'Amministratore di Condominio del dopo riforma Avv. Francesco Chinni –Delibere assembleari: i nuovi “quorum” e le impugnazioni

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